"L'oscurità omologa spegne le immagini.
Sono in viaggio.
Sento le vibrazioni dei motori.
E tu chi sei ?
Da dove arrivi ?
Sei uscito fuori dai sogni ?"
"Matte darkness switches off images.
I am travelling.
I feel engine vibrations.
And, Who are you ?
Where are you from ?
Are you coming out from (my) dreams ?"
Daniele Alletto [06-06-2010]
Percorsi sconosciuti che si leggono nei piccoli dettagli quotidiani. Il (un) destino a noi associato ?
Solitario, cammina nella pioggia: è questo l'UOMO moderno che vive un'esperienza al limite della paranoia e della claustrofobia.
La pioggia come elemento purificatorio dell'anima, lacrime che sgorgano dal cielo e dai suoi occhi e che lo mettono in comunicazione con il proprio
destino.
Il viaggio ad occhi aperti inizia ricercando in se stessi quella luce riflessa dal mondo che colpendo i nostri occhi genera un'emozione che ci trasporta lungo rotte
sconosciute.
La rotta porta verso un mare infinito di emozioni dove la luce accecante che scaturisce da un sonno vigile ci permette di percepire i dettagli che esistono oltre le
cose: il mondo non è solo quello che sembra.
Quando si approda alla fine del viaggio, ci appare il lato oscuro del quotidiano: la realtà è finzione e la finzione è realtà, nulla è più bianco tutto si copre di un
velo di luce oscura che trascina la visione verso un mondo parallelo, il mondo di mezzo. Il viaggio ricomincia.
Si crea e si distrugge. Chi ha creato chi ?